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Le Linee Elettriche ad Alta Tensione e i Rischi per la Salute Umana

Le Linee Elettriche ad Alta Tensione e i Rischi per la Salute Umana

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Le linee elettriche ad alta tensione (LEAT) sono una vista comune nel paesaggio urbano e rurale. Tuttavia, dietro la loro onnipresenza, si nascondono preoccupazioni legate alla salute umana.

Quali sono i rischi associati alle linee elettriche ad alta tensione?

Le LEAT emettono campi elettromagnetici (CEM) che possono interagire con il corpo umano, generando preoccupazioni per la salute. Studi scientifici hanno suggerito una possibile correlazione tra l’esposizione ai CEM delle LEAT e il rischio di malattie come il cancro, le malattie neurodegenerative e i disturbi del sonno.

Come funzionano i campi elettromagnetici prodotti dalle linee elettriche ad alta tensione?

Le LEAT trasportano grandi quantità di energia elettrica ad alte tensioni. Questa corrente crea campi elettromagnetici che si estendono intorno alle linee stesse. La dimensione del campo elettrico è legata alla tensione, mentre quella del campo magnetico all’intensità della corrente. Tipicamente, entrambi i campi diminuiscono rapidamente allontanandosi dalla fonte, diventando impercettibili a circa 100 metri di distanza. Tuttavia, lo studio condotto dal Dott. Alan Preece del dipartimento di oncologia dell’università di Bristol, presentato durante un programma radiofonico della BBC, suggerisce che gli effetti dei cavi elettrici potrebbero estendersi fino a 400 metri di distanza. Questo studio ha evidenziato un aumento del 29% dei casi di cancro ai polmoni nella popolazione residente in prossimità di tralicci nell’Inghilterra sud-occidentale, rispetto alla media attesa.

Quali sono le preoccupazioni principali per la salute umana?

Le principali preoccupazioni riguardano il potenziale effetto cancerogeno dei campi elettromagnetici delle LEAT. Studi epidemiologici hanno suggerito un’associazione tra l’esposizione ai CEM delle LEAT e l’incidenza di alcuni tipi di tumori, sebbene le prove non siano conclusive e richiedano ulteriori ricerche.

Cosa dice la normativa italiana?

In questo contesto di incertezza e al fine di proteggere la popolazione dall’esposizione a campi elettrici e magnetici generati da linee elettriche e cabine, un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2003 ha stabilito i limiti di esposizione per i campi elettrici (5 kV/m) e magnetici (100 mT) al fine di prevenire possibili effetti a breve termine. Sono stati inoltre stabiliti valori di attenzione (10 mT) e l’obiettivo di qualità (3 mT) per il campo magnetico al fine di proteggere da possibili effetti a lungo termine in aree gioco per l’infanzia, ambienti residenziali, ambienti scolastici e luoghi in cui si trascorrono almeno quattro ore al giorno. Inoltre, il 29 maggio 2008, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha approvato il decreto “Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti”. Da questo decreto si evince che la definizione delle zone circostanti gli elettrodotti in cui l’intensità del campo magnetico è uguale o superiore all’obiettivo di qualità varia in base alle caratteristiche specifiche della tratta dell’elettrodotto considerata. Queste caratteristiche includono la configurazione dei conduttori, la tensione, la corrente in servizio normale, se l’elettrodotto è interrato o aereo, la presenza di altri elettrodotti, i cambi di direzione e l’altezza del traliccio rispetto al suolo.

Di conseguenza, non è possibile definire in modo assoluto la distanza oltre la quale è consigliabile abitare per limitare al massimo i danni, in quanto questa deve essere valutata caso per caso. Ovviamente, il rischio sarà maggiore nelle immediate vicinanze (alcune decine di metri) dell’elettrodotto e diminuirà allontanandosi da esso. Tuttavia, la definizione precisa del confine tra area ad alto rischio e area a basso rischio richiede competenze professionali specifiche e altamente specializzate.

Quali misure di precauzione possono essere adottate?

Le autorità sanitarie e ambientali raccomandano di mantenere una distanza di sicurezza dalle LEAT e di ridurre al minimo l’esposizione prolungata ai loro campi elettromagnetici. Inoltre, l’utilizzo di protezioni certificate può contribuire a ridurre l’esposizione.

Fonte: cordis.europa.eu

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2 risposte a “Le Linee Elettriche ad Alta Tensione e i Rischi per la Salute Umana”

  1. […] invisibile di onde elettromagnetiche generate da dispositivi come telefoni cellulari, antenne e linee elettriche ad alta tensione, ci troviamo ad affrontare una sfida inaspettata e spesso sottovalutata per la nostra salute: […]

  2. […] è evidente: l’esposizione prolungata a campi elettromagnetici può avere effetti nocivi sulla salute umana. Montesilvano ha preso sul serio questa minaccia e, attraverso il settore Pianificazione e gestione […]

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