Duluth, Minnesota – Marcia Haller, residente a nord di Duluth, si trova al centro di una battaglia legale che potrebbe avere implicazioni per tutti coloro che sono esposti alle radiazioni emesse dalle torri cellulari.

Nel 2019, la vita di Marcia cambiò radicalmente quando una torre cellulare venne installata a soli 274 metri dalla sua casa. Da quel momento, iniziò a soffrire di una serie di gravi problemi di salute, tra cui 51 ictus, perdita della vista e dell’udito, mal di testa, disturbi del sonno, stanchezza cronica e deterioramento cognitivo.

Marcia sostiene che la causa di questi problemi sia l’esposizione alle radiazioni a radiofrequenza (RF) emesse dalla torre. Ora, sta citando in giudizio le società che gestiscono la torre, American Towers, AT&T e T-Mobile, ai sensi dell’Americans with Disability Act (ADA).

Secondo Marcia, le aziende non hanno adottato misure adeguate per proteggerla dalle radiazioni RF e hanno violato i suoi diritti ai sensi dell’ADA. La sua causa potrebbe aprire la strada a nuove azioni legali da parte di persone che hanno sofferto danni da esposizione a radiazioni RF.

Il caso di Marcia non è isolato. Altri individui e comunità stanno sollevando preoccupazioni simili, chiedendo una migliore regolamentazione delle radiazioni RF da parte del governo federale.

Inoltre, la storia di Marcia mette in luce le lacune nella narrativa ufficiale che dipinge le radiazioni RF come “sicure”. La sua esperienza e quella di altri dimostrano la necessità di ulteriori ricerche e di una maggiore attenzione ai potenziali rischi per la salute.

Un figlio a rischio:

Oltre a Marcia, anche suo figlio di 18 anni ha sofferto di problemi di salute che la famiglia ritiene siano collegati all’esposizione alle radiazioni della torre. La loro storia evidenzia la vulnerabilità dei bambini e la necessità di tutelarli maggiormente dai potenziali rischi ambientali.

Un caso con implicazioni ampie:

La battaglia legale di Marcia potrebbe avere un impatto significativo su come le compagnie di telecomunicazioni gestiscono l’esposizione alle radiazioni RF e sulle future normative in materia. Il suo coraggio nel portare avanti questa causa rappresenta un passo importante nella lotta per la protezione della salute pubblica.