I satelliti in orbita rappresentano una minaccia sempre più crescente per l’atmosfera terrestre, secondo recenti studi scientifici. Questa problematica è particolarmente evidente nelle grandi costellazioni di satelliti lanciate nello spazio dalla Terra, come ad esempio Starlink, appartenente alla società SpaceX di Elon Musk, che mira a fornire connettività internet su scala globale.

Il proliferare di queste costellazioni spaziali è impressionante: si prevede che nel prossimo futuro ci saranno circa un milione di questi strumenti orbitanti attorno al nostro pianeta, appartenenti a enti privati. Tuttavia, ciò che sembra essere una rivoluzione tecnologica potrebbe avere conseguenze catastrofiche per l’ambiente e per la vita sulla Terra.

Uno degli effetti più preoccupanti è l’indebolimento del campo magnetico terrestre, come evidenziato da uno studio condotto da un’università islandese. I detriti spaziali generati da queste costellazioni possono contribuire a questa erosione del campo magnetico, che è essenziale per proteggerci dalle radiazioni nocive provenienti dallo spazio.

La quantità di detriti spaziali è già impressionante: negli ultimi anni, il numero di satelliti e razzi lanciati nello spazio è aumentato a un ritmo senza precedenti. Questo fenomeno non solo genera inquinamento luminoso, ma solleva anche preoccupazioni riguardo alla riduzione dell’ozono atmosferico.

Un’altra conseguenza grave è la presenza di particelle elettricamente cariche generate dalla disintegrazione dei satelliti dismessi, che possono accumularsi nell’atmosfera terrestre. Queste particelle, soprattutto se costituite da materiali conduttivi come l’alluminio, possono alterare le proprietà elettriche dell’atmosfera, mettendo ulteriormente a rischio il campo magnetico.

Un recente studio del 2023 ha dimostrato la presenza di metalli pesanti, tra cui l’alluminio, nella stratosfera, provenienti dalla disintegrazione dei razzi e dei satelliti. Questi metalli contribuiscono all’accumulo di detriti conduttivi che, quando rientrano nell’atmosfera, possono aggravare ulteriormente il problema dell’indebolimento del campo magnetico.

La comunità scientifica ha sollevato seri dubbi riguardo all’impatto di queste mega costellazioni spaziali sulla Terra, e alcuni esperti hanno chiesto alle Nazioni Unite di intervenire, richiedendo la rimozione dei satelliti dismessi entro un certo periodo di tempo dall’attività finale di ogni satellite, al fine di mitigare i danni al campo magnetico terrestre e proteggere la vita sulla Terra.