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L’esposizione prolungata ai campi elettromagnetici generati da dispositivi come cellulari, Wi-Fi, elettrodotti e radio può avere effetti negativi sulla salute.

Elettrosmog, quando il cervello va in fumo.

Elettrosmog, quando il cervello va in fumo.

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Sappiamo ancora poco sugli effetti dell’inquinamento elettromagnetico sul cervello. Ma i dubbi sulla correlazione con patologie come depressione, irritabilità, Alzheimer e tumori, richiedono precauzione.

Satelliti, stazioni radio, tecnologie wireless, ripetitori e telefoni cellulari: immerse giorno e notte in un oceano di onde invisibili che influiscono sulla nostra salute.

campi elettromagnetici da radiofrequenze sono stati classificati come possibili cancerogeni dall’Iarc dell’Oms. Un numero crescente di persone nelle società occidentali lamenta stati di malessere legati alle frequenze artificiali. Le manifestazioni biologiche e sanitarie delle persone elettrosensibili sono molteplici, da disturbi come palpitazioni e nausea a sintomi più gravi come affaticamento cronico e disturbi del sonno.

Secondo l’Oms, l’elettrosensibilità colpisce dall’1 al 3% della popolazione, ma recenti studi stimano un’incidenza superiore al 5%. Alcune persone riescono a migliorare la loro salute solo vivendo in ambienti incontaminati. Purtroppo, in Italia non è ancora stato riconosciuto ufficialmente l’ipersensibilità ai campi elettromagnetici, nonostante numerosi studi internazionali abbiano dimostrato il loro impatto sul nostro DNA e sulla salute.

Il rischio è maggiore per i bambini, come afferma il Comitato nazionale russo per la tutela dalle radiazioni non ionizzanti (Rcnirp). Si prevede che in futuro ci saranno seri pericoli per la salute mentale dei bambini che utilizzano telefoni cellulari. Si fa riferimento a disturbi dell’attenzione e della memoria, diminuzione della capacità di apprendimento, irritabilità, problemi del sonno e sensibilità allo stress.

Non va ignorato l’aumento significativo dei tumori al cervello, dei casi di epilessia e di altre patologie degenerative che colpiscono il cervello dei bambini negli ultimi decenni.

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Commenti

Una risposta a “Elettrosmog, quando il cervello va in fumo.”

  1. Avatar Gabriele
    Gabriele

    Articolo molto utile, e allo stesso tempo inquietante. E dubito che si possa sperare in una gestione razionale del problema, viste le lobby che si annidano persino all interno dei governi!

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