Il comitato spontaneo Stop 5G Venezia ha chiesto al Comune di applicare il principio di precauzione per quanto concerne l’introduzione della nuova tecnologia 5G a Venezia. La richiesta, inviata il 1 agosto 2019, è rimasta senza risposta.

Il comitato ha espresso preoccupazione per i potenziali rischi per la salute legati all’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche del 5G. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha classificato le radiazioni non ionizzanti, come quelle prodotte dalle antenne di telefonia mobile, come “possibilmente cancerogene per l’uomo”.

In Italia, diversi Comuni hanno già emesso ordinanze che bloccano l’installazione di nuove antenne 5G. Il primo nella provincia di Venezia è stato il Comune di Camponogara, che ha approvato un’ordinanza il 16 settembre 2019.

Il comitato Stop 5G Venezia ha organizzato una serata divulgativa sul tema del 5G, che si terrà a Camponogara l’11 ottobre 2019. I relatori saranno la dottoressa Fiorella Belpoggi, ricercatrice indipendente dell’Istituto Ramazzini di Bologna, e il dottor Achille Sacchi, esperto di inquinamento elettromagnetico.

Il comitato invita i giornalisti e i politici a partecipare alla serata e a informarsi sui rischi del 5G.

Conclusione

Il dibattito sul 5G è ancora aperto e non ci sono ancora prove scientifiche conclusive che dimostrino che l’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche di questa tecnologia possa causare il cancro. Tuttavia, il principio di precauzione suggerisce che è necessario adottare misure per ridurre l’esposizione ai campi elettromagnetici, in attesa di ulteriori studi.