Il Comune di Camponogara ha emesso un’ordinanza che vieta l’installazione di nuove antenne 5G sul suo territorio. La decisione è stata presa in ottica precauzionale, in attesa di ulteriori studi sui potenziali effetti sulla salute di questa nuova tecnologia.

La stessa decisione è stata presa o è in fase di valutazione da altri Comuni della Riviera del Brenta, tra cui Mira, Fiesso e Campagna Lupia.

Il dibattito sul 5G è ancora aperto e non ci sono ancora prove scientifiche conclusive che dimostrino che l’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche di questa tecnologia possa causare danni alla salute. Tuttavia, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha classificato le radiazioni non ionizzanti, come quelle prodotte dalle antenne di telefonia mobile, come “possibilmente cancerogene per l’uomo”.

I Comuni che hanno deciso di bloccare l’installazione del 5G hanno espresso preoccupazione per i potenziali rischi per la salute dei cittadini. Il professor Achille Sacchi, intervenuto al dibattito di Camponogara, ha spiegato che il 5G è una tecnologia estremamente più potente del precedente 4G e che, pertanto, è necessario adottare misure per ridurre l’esposizione ai campi elettromagnetici.

Il dibattito sul 5G è destinato a continuare e sarà importante che le istituzioni nazionali e internazionali si occupino di questo tema e promuovano studi e ricerche che possano fornire informazioni più concrete sui potenziali rischi per la salute.